L’igiene orale dei bambini viaggia parallela a quella della mamma già in gravidanza. Infatti, l’aumento delle carie in gravidanza si traduce nell’aumento dell’incidenza di carie nel bambino.
Come porre rimedio? E soprattutto, da dove deriva l’aumento di carie nei 9 mesi di gestazione? La salute del cavo orale in questo periodo diventa più delicata a causa dei disturbi tipici della gravidanza, come ad esempio nausea mattutina e reflusso esofageo, che aumentano l’erosione dello smalto, oppure un cambio di dieta significativo, che può favorire la carenza di vitamine e minerali che l’organismo era abituato a ricevere. La gestazione stessa, inoltre, può contribuire ad un aumento delle infiammazioni in generale, tra cui anche quelle gengivali.
L’assunzione equilibrata di frutta e verdura può aiutare molto, fino ad evitare nella maggior parte dei casi di ricorrere a integratori.
Il periodo ideale per effettuare l’igiene orale in gravidanza è dal quarto mese in poi (periodo in cui iniziano le “gengiviti gravidiche”. Infatti a seguito delle modificazioni ormonali, vascolari e immunologiche associate alla gravidanza, i tessuti gengivali spesso manifestano una risposta infiammatoria esagerata nei confronti dei batteri del cavo orale); nell’occasione della seduta, infatti, potremo anche rilevare eventuali esigenze specifiche e adottare tutte le precauzioni per preservare la migliore salute di denti, bocca e gengive, della mamma ma anche del nascituro.
Cosa fare nei primi mesi di vita? L’igiene orale dei bimbi inizia prima della comparsa dei denti: esistono dei metodi semplici ma efficaci per assicurare al neonato una igiene ottimale, eccone alcuni. Il primo è sicuramente pulire le gengive con una garza morbida dopo ogni poppata, dopodichè si passa alle buone abitudini che rimangono valide per tutti i bambini (e non solo), prima tra tutte non assumere cibi diversi dall’acqua prima di dormire, o anche evitare gli scambi di saliva come posate o gelati.